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mercoledì 16 settembre 2009

LISBOA - again

Il senso di amarezza e squallore dilaga. Tuttavia, andiamo avanti facendo finta di niente, nei limiti del possibile.



22 agosto - Praca da Figuera - capolinea del 714
mentre prendiamo l'autobus per andare a fare un giro a Belém, a qualche kilometro di distanza si gioca l'anticipo della prima o seconda giornata di campionato portoghese (liga sagre?). spuntato dalle pieghe di un tempo che davo ormai per irrimediabilmente perso, un meraviglioso vecchino - che saluta con familiarità l'autista carris - tremebondo ascolta la radiocronaca via transistor. lo ritroveremo il giorno dopo al tavolo dietro di noi in una tavola calda economica (sopa do dìa a 1.80 euri, bitoque con patate e insalata tipo 6-7 euri) sempre in Praca da Figuera a leggere un giornale sportivo.



stesso giorno - Torre di Belém
ovviamente arriviamo tardi per poter entrare. ciò nonostante il luogo è davvero delizioso, la torre è una bomboniera di marmo lavorata con pazienza e cura. sembra un modellino intagliato da un gigante con lo stuzzicadenti. Proviamo - mi dico mentre Delfina (che muore di freddo o fame, non ricordo) mi odia sempre più - a disegnare, vedi mai che imparo a copiare qualcosa. quasi.



???-???
due momenti topici, descrittivi della tendenza portoghese a inculare i turisti.
sopra il commesso di un negozio di cioccolati costosissimi, sotto la puttana bovina di frango (cioè, McSandes o qualcosa del genere, catena di fast-food a base di panini al pollo) che sfacciata mi-ci piglia per il culo negandoci una mela contemplata nel menù scelto. che le sue ghiandole salivari lavorino sempre più del necessario.



piccola allegoria dell'atteggiamento generale portoghese nei confronti dei turisti. anche se, bisogna ammetterlo, almeno un paio di eccezioni ci sono state e - forse proprio per il loro carattere episodico - ci sono risultate carissime. Grazie al guardiano del parco di Sintra che ci ha fatto entrare gratis vedendoci vagare dispersi a kilometri di distanza dall'entrata e al barista zarro del campeggio che ci ha trovato i treni sull'inconcepibile sito delle ferrovie portoghesi offrendoci la connessione a internet.

con domani finisco i resoconti vacanzieri, giuro.
sperate che mi sia passata l'ondata di merda o rischio di sommergere qualunque incauto visitatore.
baci
pax&bonum

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